/05·aprile·2022 _ h21.00/

Fuochi accesi

DOVE
  • Illumia
  • Via de' Carracci

Cari tutti
con i suoi quattromila ragazzi, una cinquantina di sedi in tutta Italia e un giro di ottocento volontari, Portofranco è una realtà di centri di aiuto allo studio, gratuiti, che si sono fatti carico della “emergenza educativa”, del bisogno cioè di migliaia di ragazzi e ragazze di essere aiutati nello studio e nella vita. A Bologna questa realtà si chiama Scholé (in greco antico significa “tempo libero”). Questa avventura educativa, che ha alle spalle oramai vent’anni, è il tema centrale di un recentissimo libro – “Fuochi accesi. I ragazzi di Portofranco, un’esperienza di educazione e integrazione”, di Davide Perillo, edizioni San Paolo – che l’arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi, nella premessa, spiega così: «È un libro di storie, di persone, di fatti, di creatività originale, che ci parlano di incontri, di fatiche, di diffidenze, di gioie, di soddisfazioni, di riconciliazione, di fuoco e passione».
Il libro di Perillo – ma soprattutto l’esperienza educativa che racconta – verrà presentato martedì 5 aprile alle ore 21, nell’auditorium di Illumia, in via Carracci 69/2, a Bologna, per iniziativa di Scholé e di Incontri esistenziali. Ci saranno l’autore, l’arcivescovo Zuppi, l’assessore alla scuola del Comune di Bologna, Daniele Ara, e alcuni dei ragazzi coinvoltisi nell’esperienza di Scholé.
Moltissimi dei giovani che s’incontrano a Scholé e in Portofranco sono immigrati o italiani di seconda generazione: tra loro asiatici, sudamericani, mediorientali, africani, musulmani, cattolici e ortodossi. E questo può dire molto del valore che ha quest’opera educativa non profit, nell’affrontare temi cruciali come integrazione, dialogo tra generazioni, futuro, ricerca del senso della vita.
Vi aspettiamo perciò numerosi a questo incontro in presenza, con green pass rafforzato e mascherine, prenotandovi qui.

Francesco Bernardi e Licia Morra