La disabilità non ferma gli innamorati della vita

Alla viglia di San Valentino, la festa degli innamorati, nell’auditorium di Illumia si è festeggiato chi è innamorato della vita. Nella serata organizzata dallAssociazione culturale Incontri Esistenziali e dal club L’inguaribile voglia di vivere è stato presentato il nuovo libro “Innamorati della vita” del giornalista e presidente del club Massimo Pandolfi. Dove caschi l’accento poco importa: innamòrati della vita è il caldo invito che hanno rivolto al pubblico gli innamoràti della vita, ovvero tutti coloro che nei dieci anni di esistenza del club sono stati aiutati da Massimo ed altri amici.

Il libro e la serata hanno celebrato, appunto, l’anniversario del club che nel tempo ha contribuito a realizzare i sogni di tanti ragazzi a cui nel corso della vita, da un giorno all’altro, è capitato un fatto che ne ha stravolto l’esistenza. Malattie o incidenti hanno portato un alto grado di disabilità nella realtà quotidiana di queste persone che, però, non si sono arrese.

“La circostanza, qualunque essa, sia non è obiezione alla tua felicità” ama ripetere Mario Melazzini, medico, malato di Sla e presidente onorario del club. E di questo all’interno del club ne sono convinti tutti: «Noi cerchiamo di promuovere il valore della vita – ha detto ad inizio serata il presidente Pandolfi -. Amore e vita sono due parole fondamentali per ogni essere umano». Basta infatti cercarle su google e non si contane le mille definizioni e interpretazioni. Eppure «non sono due parole ma due esperienze, vanno vissute – ha continuato -. Il nostro slogan potrebbe essere questo: “vivo perché qualcuno mi ama”. Se domina la solitudine diventa tutto più complicato, se invece c’è relazione succedono le cose più straordinarie».

Di cose straordinarie nel corso dell’incontro ne sono state raccontate tante. Sul palco, veri e propri protagonisti, i “soci” del club e gli amici della Casa dei Risvegli Luca De Nigris. Al centro non delle storie strappalacrime ma dei fatti di vita vera, condita dalla sofferenza di chi non accetta il suo stato e dalla speranza di chi non vuole arrendersi. È il caso di Tony e Simona, marito e moglie che si sono incontrati “grazie” alla sclerosi multipla e hanno trascorso il viaggio di nozze in crociera. Certo, quel “grazie” fa venire i brividi, ma nella loro testimonianza non prevale mai il lamento. Solo la certezza che «ci è stato fatto un grande dono: le persone che ci amano».

Sul palco anche Fulvio De Nigris, presidente della Casa dei Risvegli e direttore del Centro studi per la ricerca sul coma, che ha ricordato: «La disabilità oggi divide ma dovrebbe unire in un unico sguardo. Associazioni e istituzioni dovrebbero marciare verso un unico obiettivo». A conclusione della serata l’intervento del direttore del QN – Il Resto del Carlino Michele Brambilla: «Questo libro ti induce a fare parecchi passi indietro, ci sono storie che testimoniano la potenza della vita. Spero di ricordarmi a lungo di questa serata».

 

Sotto la gallery dell’incontro. Credits to: Foto Schicchi